MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
Ex art.16 comma II° del decreto legislativo n. 39 del 28.2.2021
ASD SEVENHILLS MOTORSPORT
Il presente Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto in ottemperanza all’articolo 16 comma II° d.lgs. n.39 del 28 febbraio 2021 e secondo le “linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione” pubblicate dall’ACI sport, con lo scopo di:
Articolo 1 Finalità
- prevenire e controllare ogni condotta di abuso, violenza o discriminazione, comunque consumata in ogni forma, anche omissiva o commissiva, mediante omissione e/o modalità, di persona o tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e- mail, social network, blog, programmazione di sistemi di intelligenza artificiale e altre tecnologie informatiche;
- promuovere i diritti dei licenziati di essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati contro ogni forma di abuso, violenza, disparità di genere o qualunque altra forma di discriminazione;
- promuovere e creare una cultura ed un ambiente inclusivo in grado di assicurare la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i licenziati, in particolare minori.
- garantire l’uguaglianza e l’equità;
- valorizzare le diversità;
- garantire la consapevolezza dei licenziati in ordine ai propri diritti doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
- garantire l’individuazione e l’attuazione da parte della SEVENHILLSMOTORSPORT ASD di adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità con le raccomandazioni del Responsabile Federale delle Politiche di Safeguarding, che riducano i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di licenziati minori;
- assicurare la gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
- garantire l’informazione dei licenziati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
- assicurare la partecipazione dell’Associazione SEVENHILLSMOTORSPORT ASD e dei licenziati alle iniziative organizzate dall’ACISport nell’ambito delle politiche di Safeguarding adottate;
- assicurare il coinvolgimento proattivo di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding della SevenHills Motorsport ASD.
Articolo 2 Diritti e doveri
1. Diritto fondamentale dei licenziati è quello di essere trattati con rispetto e dignità,
nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei licenziati costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo. Chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva è tenuto a rispettare i predetti diritti dei licenziati.
2. La SEVENHILLS MOTORSPORT ASD adotta misure per assicurare l’effettività dei diritti di cui al comma precedente e le relative tutele, con particolare riguardo alla tutela dei minori. Adotta, altresì, ogni necessaria misura per favorire il pieno sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale dell’atleta, la sua effettiva partecipazione all’attività sportiva nonché la piena consapevolezza di tutti i licenziati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele.
Articolo 3 Durata
- Il presente Modello avrà validità quadriennale dalla data di approvazione.
- La SEVENHILLSMOTORSPORT ASD provvederà alla revisione o aggiornamento dello stesso ogni qualvolta sia necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI e le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI nonché le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.
Articolo 4 Destinatari
- Il presente Modello s’applica a tutti i licenziati che svolgono attività sportiva presso la SEVENHILLS MOTORSPORT ASD, nonché a tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con la medesima.
Articolo 5
Principi fondamentali e fattispecie di abuso, violenza e discriminazione
- Si intendono comportamenti rilevanti ai fini del presente Modello:
- l’abuso psicologico;
- l’abuso fisico;
- la molestia sessuale;
- l’abuso sessuale;
- la negligenza;
- l’incuria;
- l’abuso di matrice religiosa;
- il bullismo e il cyberbullismo:
- i comportamenti discriminatori.
- Ai fini del precedente comma, si intendono:
- per “abuso psicologico”, qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso d’identità, dignità e autostima, ovvero
- Si intendono comportamenti rilevanti ai fini del presente Modello:
tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del licenziato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;
- per “abuso fisico”, qualunque condotta consumata o tentata (tra cui pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un licenziato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
- per “molestia sessuale”, qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
- per “abuso sessuale”, qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o con contatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un licenziato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il licenziato in condizioni e contesti non appropriati;
- per “negligenza”, il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi licenziato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente Modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del licenziato;
- per “incuria”, la mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;
- per “abuso di matrice religiosa”, l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;
- per “bullismo, cyberbullismo”, qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più licenziati con
lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul licenziato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un licenziato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima).
i) per “comportamenti discriminatori”, qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazioni sportive e capacità conduttoriche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
Articolo 6 Trasferte
La SEVENHILLS MOTORSPORT ASD si impegna a:
- porre attenzione, in occasione delle trasferte, a soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati;
- durante le trasferte, che prevedano un pernottamento, in cui partecipano sia atleti di sesso maschile che atleti di sesso femminile è garantita la distribuzione delle stanze in base al sesso di appartenenza.
Articolo 7
Obbligo di intervento e segnalazione
1. Tutti coloro che riscontrino i segni e/o gli indicatori delle lesioni, delle violenze e degli abusi devono attivare senza indugio la procedura di segnalazione di cui all’art.10 del presente Modello, informandone il Responsabile contro gli abusi, le violenze e le discriminazioni di cui all’art. 9 e il Responsabile federale delle politiche di safeguarding.
Articolo 8 Trattamento dei dati personali
- A tutti gli atleti (o esercenti la responsabilità genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori e i soci dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR).
- I dati personali raccolti sono gestiti e trattati secondo i principi di liceità, correttezza, trasparenza, limitazione delle finalità, minimizzazione, esattezza, limitazione delle conservazione, integrità e riservatezza.
- In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza
sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.
- L’Associazione, fermo restando il preventivo consenso raccolto all’atto dell’iscrizione/tesseramento, può pubblicare sui propri canali di comunicazione fotografie ritraenti i tesserati prodotte durante le sessioni di allenamento e gara, ma non è consentita produzione e la pubblicazione di immagini che possono causare situazioni di imbarazzo o pericolo per i tesserati.
- La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dall’Associazione contenente dati personali dei tesserati, fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l’inaccessibilità alle persone non autorizzate al trattamento dei dati.
- Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.
Articolo 9
Nomina del responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
- Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui licenziati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, d.lgs. 36/2021, SEVENHILLS MOTORSPORT ASD nomina un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica all’ACI sport al momento della richiesta o rinnovo della licenza.
- La nomina del responsabile di cui al comma 1 è immediatamente pubblicata sulla homepage della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD e comunque comunicata agli associati e ai soggetti di cui si ha la gestione/rappresentanza sportiva nonché comunicata al responsabile federale delle politiche di Safeguarding.
- Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni è nominato dal Consiglio direttivo della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD tra persone di comprovata moralità e competenza in possesso dei seguenti requisiti:
- essere in possesso della cittadinanza italiana;
- essere in possesso almeno del diploma di scuola media superiore;
- non aver riportato condanne penali passate in giudicato per reati non colposi a pene detentive superiori ad un anno ovvero a pene che comportino l’interdizione dai pubblici uffici superiori ad un anno;
- non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, radiazioni, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno, da parte di FSN, DSA, EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;
- presentare il certificato di cui all’art. 2 d.lgs. 39/2014
- saper utilizzare gli strumenti informatici di base tra cui la posta elettronica, la navigazione web e i social network;
- Il Responsabile dura in carica 4 anni e può essere riconfermato. Il possesso dei requisiti di cui al comma precedente è richiesto per tutta la durata dell’incarico.
- In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o per altro motivo, la SEVENHILLS MOTORSPORT ASD provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile.
- La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, con provvedimento motivato dell’organo preposto dalla SEVENHILLS MOTORSPORT ASD. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Safeguarding Officer dell’ACI Sport. La SEVENHILLS MOTORSPORT ASD provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.
- Il Responsabile è tenuto a:
- vigilare sulla corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui licenziati ACI Sport nell’ambito della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD nonché sulla corretta applicazione e aggiornamento del presente Modello;
- adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza(c.d.quick response), per prevenire e contrastare nell’ambito della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;
- segnalare al Safeguarding Officer federale eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;
- formulare all’organo preposto le proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD;
- valutare annualmente le misure dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine di risolvere le criticità riscontrate.
Articolo 10
Segnalazione di comportamenti rilevanti
- La segnalazione può essere effettuata anche in forma anonima:
oralmente, rivolgendosi al Responsabile contro gli abusi, le violenze e le discriminazioni;
inoltrando una e-mail all’indirizzo: safeguarding@sevenhillsmotorsport.it
2. La SEVENHILLS MOTORSPORT ASD tutela tutti coloro che abbiano in buona fede presentato una segnalazione, tra cui:
- presentato una denuncia o una segnalazione;
- manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;
- assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;
- intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di
safeguarding.
Articolo 11 Gestione della segnalazione
- La procedura di segnalazione si compone delle seguenti fasi:
- segnalazione;
- registrazione della segnalazione in un apposito registro anche telematico conservato dal Responsabile contro gli abusi, le violenze e le discriminazioni;
- istruttoria della segnalazione;
- eventuali provvedimenti immediati, provvisori e cautelari da adottare nei confronti del segnalante e del segnalato, laddove la segnalazione appaia ragionevolmente fondata come specificato nel successivo comma 4;
- risoluzione della segnalazione e comunicazione delle risultanze alla SEVENHILLS MOTORSPORT ASD e, laddove ne ricorrano i presupposti, agli Organi di giustizia sportiva.
- Dopo aver ricevuto la segnalazione, il Responsabile contro gli abusi, le violenze e le discriminazioni è chiamato ad accertare la veridicità dei fatti riportati dal segnalante e ad ascoltare tutte le parti coinvolte, redigendo apposito verbale.
- Laddove ne sussistano i presupposti, il Responsabile contro gli abusi, le violenze e le discriminazioni deve anche comunicare la segnalazione al Responsabile federale delle politiche di Safeguarding, nonché agli organi di giustizia sportiva.
- Nelle ipotesi in cui siano stati segnalati eventi estremamente gravi e sussistano evidenti prove a loro supporto la SEVENHILLS MOTORSPORT ASD può adottare misure cautelari di carattere sospensivo secondo il principio di proporzionalità.
- La procedura di segnalazione è pubblicata sul sito internet della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD e/o affissa in bacheca per la piena conoscibilità dei licenziati e di tutti gli altri soggetti che operano a stretto contatto con gli atleti.
Articolo 12 Sanzioni applicabili
- Si applica la procedura prevista dai regolamenti ACI per gli illeciti disciplinari nel caso in cui venga accertata la commissione di condotte abusive, discriminatorie e/o violente a danno degli atleti oppure dei lavoratori e dei collaboratori, informando la Procura Federale ove necessario.
- Nel caso di accertamento di illeciti disciplinari, saranno comminate le sanzioni previste dai regolamenti sportivi ACI secondo il principio di proporzionalità.
- Sono altresì sanzionabili coloro che hanno effettuato dolosamente una segnalazione consapevoli della sua falsità e con lo scopo di ledere altri.
Articolo 13
Trattamento dei dati personali del segnalante
- La SEVENHILLS MOTORSPORT ASD garantisce la riservatezza dell’identità del segnalante e il contenuto della segnalazione medesima, nel rispetto dei principi descritti nel Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR) e del d.Lgs. n. 196/2003.
- I dati personali contenuti nella segnalazione verranno conservati per un periodo massimo di cinque anni decorrente dalla conclusione del procedimento volto ad accertare la veridicità della segnalazione. Dopo tale termine i dati verranno cancellati oppure resi anonimi.
Articolo 14
Disposizioni finali
- Il presente Modello è aggiornato dall’organo direttivo della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD con cadenza almeno quadriennale e ogni qualvolta sia necessario recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di safeguarding ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni dell’ACI Sport.
- Eventuali proposte di modifiche al presente Modello dovranno essere sottoposte ed approvate dall’organo preposto della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD.
- Per quanto non esplicitamente previsto in questo Modello si rimanda alla normativa endofederale.
- Il presente Modello, approvato dall’organo direttivo, entra in vigore il giorno
successivo alla sua pubblicazione.
CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E
PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE
Premessa
Il presente Codice di condotta è rivolto agli atleti, ai licenziati, ai collaboratori e ai volontari che a qualsiasi titolo, livello e qualifica prestano la propria attività presso la SEVENHILLS MOTORSPORT ASD.
I soggetti sopra indicati hanno l’obbligo di attenersi alle prescrizioni contenute nel Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione.
Il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione è parte integrante del Modello organizzativo e controllo delle attività sportive di cui costituisce un imprescindibile allegato. Il Codice di condotta ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding, nonché le eventuali integrazioni delle Linee Guida adottate dall’ACI.
Il presente Codice di condotta è pubblicato sul sito internet della SEVENHILLS MOTORSPORT ASD e comunicato al Responsabile delle politiche di Safeguarding istituito presso l’ACI in modo tale da garantirne la conoscibilità da parte di tutti i tesserati.
Articolo 1 Finalità
- Il presente Codice di condotta è finalizzato:
- al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza;
- all’educazione, alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
- alla piena consapevolezza di tutti i licenziati in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
- alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità e il rispetto dei diritti dei tesserati, in particolare se minori;
- alla valorizzazione delle diversità;
- alla promozione del pieno sviluppo della persona-atleta, in particolare se minore;
- alla promozione da parte di dirigenti e tecnici al benessere dell’atleta;
- alla effettiva partecipazione di tutti i licenziati all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
- alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
- alla la rimozione degli ostacoli che impediscano la promozione del benessere dell’atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
- alla la rimozione degli ostacoli che impediscano la partecipazione dell’atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di
genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Articolo 2
Doveri e obblighi dei licenziati
1. I soggetti di cui all’art. 4 del Modello Organizzativo devono:
- comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntate al rispetto nei confronti degli altri licenziati;
- astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
- garantire la sicurezza e la salute degli altri licenziati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
- impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri licenziati nei percorsi educativi e formativi;
- impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
- instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura dei conduttori ovvero loro delegati;
- prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
- affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
- collaborare con gli altri licenziati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
- segnalare senza indugio al Responsabile di cui all’art. 9 del Modello Organizzativo situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Articolo 3
Doveri e obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici
1. I dirigenti sportivi e i tecnici devono:
- agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
- astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei licenziati, specie se minori;
- contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei licenziati, in particolare se minori;
- evitare ogni contatto fisico non necessario con i licenziati, in particolare se minori;
- promuovere un rapporto tra licenziati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
- astenersi dal creare situazioni di intimità con il licenziato minore;
- porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
- comunicare e condividere con il licenziato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
- astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il licenziato minore, anche mediante social network;
- interrompere senza indugio ogni contatto con il licenziato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile di cui all’art. 9 del Modello organizzativo;
- impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
- segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari dei conduttori loro affidati;
- dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
- sostenere i valori del sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive del licenziato;
- conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
- astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei licenziati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
- segnalare senza indugio al Responsabile di cui all’art. 9 del Modello organizzativo situazioni, anche potenziali, che espongano i licenziati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio
Articolo 4
Diritti, doveri e obblighi dei conduttori
1. I conduttori partecipanti all’attività sportiva devono:
- rispettare il principio di solidarietà tra conduttori, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
- comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri conduttori;
- comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
- prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri conduttori;
- rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri conduttori e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;
- rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
- mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri conduttori e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
- riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura dei conduttori ovvero ai loro delegati;
- evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
- astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile di cui all’art. 9 del Modello organizzativo;
- segnalare senza indugio al Responsabile di cui all’art. 9 del Modello organizzativo situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.
Articolo 5
Tutele e sanzioni disciplinari
- Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata e verificata secondo quanto stabilito dal Modello organizzativo e controllo adottato dalla SEVENHILLS MOTORSPORT ASD.
- Nel caso in cui dovessero essere accertate condotte violative del Codice di condotta si applicherebbero le sanzioni previste dall’art. 12 del Modello organizzativo e controllo delle attività sportive, compresa la sospensione cautelare dalle attività sportive.
- Laddove ne sussistono i presupposti, verrà tempestivamente informato l’Ufficio della Procura Federale.
- Inoltre, per qualsiasi violazione del presente Codice da parte dei soggetti a cui è rivolto, è fatto salvo il diritto e la facoltà della Procura Federale e della stessa Federazione di rimettersi integralmente, per quanto concerne il profilo sanzionatorio dei soggetti sportivi tesserati, alle decisioni degli Organi di Giustizia sportiva competenti.
Articolo 6
Conflitti d’interesse e incompatibilità
- I destinatari del presente Codice etico sono tenuti a prevenire situazioni, anche solo apparenti, di conflitto con l’interesse sportivo, in cui possano essere coinvolti interessi personali o di persone ad essi collegate.
- Nel caso in cui sussistano gravi ragioni di convenienza e di opportunità, parimenti in ogni altro caso in cui il compimento di un’azione o di un comportamento possa compromettere il rispetto del principio di imparzialità ed indipendenza, è necessario
astenersi.
- Pertanto, i destinatari del presente Codice devono:
- rivelare tempestivamente un interesse personale in qualsiasi situazione che possa ragionevolmente essere considerata coinvolta in un conflitto di interesse;
- astenersi dal prendere o influenzare decisioni che comportino un guadagno personale o familiare o una vasta popolarità;
- astenersi dal fornire favori ingiustificati a terze parti o associati o tesserati.
Articolo 9
Riservatezza e trattamento dei dati personali
- La SEVENHILLS MOTORSPORT ASD garantisce la riservatezza dell’identità del segnalante di violazioni del Codice di Condotta e il contenuto della segnalazione medesima, nel rispetto dei principi descritti dal Regolamento UE n. 679/2016 (GDPR) e dal D.Lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati).
- I dati personali contenuti nella segnalazione verranno conservati per un periodo massimo di cinque anni decorrente dalla conclusione del procedimento volto ad accertare la veridicità della segnalazione così come previsto dall’art. 13 del Modello
organizzativo e controllo delle attività sportive.